Con la solenne celebrazione di ieri, domenica 19 gennaio, è stato ufficialmente aperto in diocesi l’ottavo centenario del martirio dei cinque Protomartiri francescani.
Tale celebrazione è stata preparata da un triduo, vissuto con partecipazione e che ha spinto coloro che hanno partecipato non solo a conoscere meglio la storia dei cinque giovani, ma anche a riflettere su come questa possa essere un esempio ancora attuale e concreto per ciascuno di noi.
La solenne celebrazione, presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese e concelebrata dai parroci di sant’Antonio padre Danilo Tremolada e padre Vito D’Amato, dai sacerdoti della diocesi, alla presenza dei sindaci e rappresentanti dei Comuni da cui provenivano i cinque frati, è stata un momento di gioia e di fraternità per tutti coloro che vi hanno partecipato.
“In questo centenario credo che la famiglia francescana e la nostra Chiesa diocesana – ha detto il vescovo – debbano dedicarsi a riscoprire il senso e l’attualità di questi santi martiri, che certamente hanno fecondato la Chiesa, l’Ordine e la stessa diocesi. La ricorrenza celebrativa deve condurre e spingere tutti noi a imitarli nel desiderio di diventare santi, nella testimonianza=martirio efficace ai nostri giorni”.
L’invito è di lasciarci provocare da questi santi, che la loro testimonianza non rimanga qualcosa di astratto, ma diventi per ciascuno di noi spinta per vivere la nostra quotidianità con slancio nuovo, con una prospettiva diversa.
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