È davvero stupenda la pedagogia della Chiesa che ci dà la possibilità, durante l’anno, di ripercorrere e vivere tutta la storia della redenzione.
Inizia con il tempo dell’Attesa di Dio fra di noi, l’Avvento, quindi la grande notizia che Dio davvero si è fatto uno di noi, nel Natale. Segue il tempo della conversione, nella Quaresima, che ci prepara alla S. Pasqua e, dopo 50 giorni, l’inizio del cammino della Chiesa con la Pentecoste.
Questo cammino di fede, annuale, che abbraccia la storia della redenzione, termina con la Solennità di Gesù Cristo, Re dell’universo.
Oltre ad essere centro della creazione e centro della riconciliazione, Cristo è centro del popolo di Dio.
Cristo è il centro della storia dell’umanità, e anche il centro della storia di ogni uomo. A Lui possiamo riferire le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di cui è intessuta la nostra vita.
Quando Gesù è al centro, anche i momenti più bui della nostra esistenza si illuminano, e ci dà speranza, come avviene per il buon ladrone nel Vangelo di oggi.
“La promessa di Gesù al buon ladrone ci dà una grande speranza: ci dice che la grazia di Dio è sempre più abbondante della preghiera che l’ha domandata. Il Signore dona sempre di più, è tanto generoso, dona sempre di più di quanto gli si domanda: gli chiedi di ricordarsi di te, e ti porta nel suo Regno! Gesù è proprio il centro dei nostri desideri di gioia e di salvezza.” (Papa Francesco)