Il 26 luglio i Giovanissimi della nostra parrocchia sono partiti per un’esperienza completamente diversa da quella che si aspettavano; erano pronti infatti a mettersi in gioco per l’altro facendo del volontariato, quando la provvidenza ha voluto invece che si mettessero tutti in gioco con se stessi.
Le giornate erano divise tra momenti di gioco, di servizio e di catechesi.
Durante la settimana abbiamo anche fatto delle uscite; una in montagna, una al lago Trasimeno, e un’altra ad Assisi.
Questa di Assisi è stata quella che ha coinvolto un po’ più emotivamente tutti quanti; la mattina infatti abbiamo incontrato un frate, fra Gabriele, a cui abbiamo potuto fare delle domande, le cui risposte ci hanno affascinato a chi in un modo e a chi in un altro.
Nel pomeriggio invece abbiamo incontrato un altro frate, fra Andrea, che con una piccola catechesi, ci ha preparati alla confessione; un atto che spaventa sempre un po’ tutti.
Qualcuno si è messo in gioco, qualcun altro un po’ meno, ma è stato bello vedere come tutti in qualche modo ci hanno provato.
Di ritorno, ogni sera, ci ritrovavamo tutti insieme nella piccola chiesa del posto per un momento di ringraziamento, dove ognuno era libero di ringraziare per qualcosa che aveva vissuto in quei giorni.
L’ultima mattinata abbiamo avuto il tempo per rispondere a delle domande che fra Manuel ci aveva dato, per poterle condividere con gli altri in un secondo momento.
È stato bello vedere come ognuno di noi si è fidato di chi aveva accanto e si è messo a nudo, parlando di se, delle sue paure, di ciò che più lo aveva tormentato in quei giorni, delle proprie debolezze e dei propri errori.
È stato bello riconoscere che a tutti noi Dio in qualche modo ci ha parlato, ci ha fatto sentire importanti per qualcuno e ci ha lasciati liberi di vivere questa esperienza a nostro modo perché ci ama di un amore infinito.
Questa esperienza ci ha cambiato un po’ la vita e spero che tutti si siano portati qualcosa di bello a casa su cui meditare e tanto altro da ricordare.
– Chiara